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La spugnatura è una tecnica semplice e veloce da realizzare per dipingere le pareti, adatta anche a chi non è un esperto e non ha troppa manualità oltre che tempo a disposizione. Le regole per eseguire una buona spugnatura sono davvero esigue e semplici, perché si tratta di una tecnica che dipende molto dalla creatività e dal gusto di chi la esegue.

Caratteristiche e strumenti per la tecnica dello spatolato

Per realizzare questo tipo di pittura si usa solo una semplice spugna. L’effetto che la spugna intinta nella vernice conferisce alla parete, è davvero molto suggestivo e decorativo tanto da non sembrare pittura ma carta da parati. Il risultato finale in realtà dipende da diversi fattori, quali il tipo di spugna usata, i colori e il modo in cui si è scelto di stendere la vernice.

Per la spugnatura infatti, in genere si usa la spugna marina, ovvero quella di colore giallo scuro caratterizzata da diverse occhieggiature, che si trova in commercio sia naturale che sintetica. Oggi oltre alla spugna, è anche possibile usare il guanto in pile e spugna o il rullo appositamente creato per rendere l’effetto spugnato. Questi due tipi di strumenti possono risultare più pratici. Di solito, la più gettonata per questo tipo di lavoro è la spugna sintetica, dopo che si sia intervenuti sulla sua forma: si consiglia infatti di strappare o tagliare un po’ la spugna lungo i profili per renderla più irregolare.

Oltre allo strumento però, il resto lo fa la pressione dei movimenti che si esercitano sul muro: più la mano sarà pesante e più il colore e lo stampo della spugna appariranno accesi e ben evidenti, anche per questo motivo è consigliabile controllare il lavoro sulla parete vedendola da più lontano per poter rendersi conto dell’effetto d’insieme.

Scelta dei colori

Come detto, i colori fanno la loro parte in questa tecnica, per cui non solo l’effetto spugna contribuisce al risultato finale. Di solito si usano due o tre colori per poter creare un particolare effetto cromatico e naturalmente dopo averli scelti, la creatività farà il resto dato che non ci sono delle vere e proprie regole precise. Ciò significa che si è liberi di accostare in maniera del tutto arbitraria i colori scelti, ma sempre prestando attenzione a non creare accostamenti stridenti o troppo avventati che rischierebbero di compromettere il risultato finale e quindi di realizzare una parete di cattivo gusto. La cosa migliore sarebbe quella di unire tra loro tonalità diverse dello stesso colore, per esempio se si sceglie il viola si può unire la tonalità glicine a un viola più scuro.

Qualunque sia la scelta, è sempre utile fare delle prove prima di passare all’azione: oggi è molto semplice provare le varie combinazioni possibili ricorrendo ad appositi programmi di grafica, quali Paint o Photoshop, in grado in poche mosse di dare l’idea di quale potrà essere l’effetto finale della parete. Di norma per tinteggiare la parete con la spugnatura, si usa l’idropittura o la vernice lavabile, sia per il fondo che per la decorazione, ma è possibile usare anche dello smalto satinato tono su tono. Inutile dire che per ottenere un effetto ben visibile, dovrebbero esserci almeno due o tre toni di differenza. Si può spugnare su fondo scuro un colore più chiaro o, viceversa, spugnare un colore più scuro su fondo chiaro.

Quella della spugnatura, in sostanza, è una tecnica semplice e veloce da realizzare per dipingere le pareti e risulta l’ideale per chi non ha troppa dimestichezza con vernici e pennelli e tempo a disposizione. Le regole per eseguire una buona spugnatura sono davvero poche e semplici, perché è una tecnica che dipende essenzialmente dalla creatività e dallo stile di chi la esegue.

Procedimento per eseguire una perfetta tecnica della spugnatura

La spugnatura può essere ottenuta seguendo due sistemi, ovvero a mettere e a levare. Nel primo caso, che è anche il metodo più diffuso, si applica la vernice direttamente con una spugna dura sulla parete da tinteggiare. Invece, nel secondo caso si va a togliere il colore con una spugna imbevuta di diluente. In entrambi i casi, il primo step è quello di preparare la parete interessata. Prima di tutto quindi, si applicherà un fissante acrilico e lo si lascerà asciugare, in genere si tratta di un fissante trasparente che asciuga velocemente e permette alla vernice di finitura di durare di più. Nella seconda fase si stenderà, con una pennellessa o con il rullo, il fondo. In questo caso, un paio di mani di fondo dovrebbero risultare sufficienti, ma ciò va giudicato in base alla qualità e allo stato della parete stessa. Appena la base sarà asciutta, si passerà alla spugnatura vera e propria.

A mettere

Se si esegue la spugnatura a mettere, si verserà la pittura in una vaschetta o in un bidoncino in cui si andrà poi a immergere direttamente la spugna, altrimenti si può versare un po’ di vernice su un grosso coperchio di plastica rovesciato o su un qualsiasi altro tipo di contenitore e immergervi la spugna per facilitare l’operazione ed evitare che coli la vernice. Ora basterà procedere picchiettando sulla parete la spugna immersa nel colore, prima in modo più leggero. Poiché in genere i primi tocchi sono quelli più carichi di vernice, è consigliabile distanziarli un po’ di più fra loro e procedere poi man mano al riempimento del muro. Bisogna prestare attenzione a non strofinare mai la spugna sul muro trascinandola, perché ciò comprometterebbe il risultato finale e sarebbe anche difficile da recuperare.

Una volta passato il secondo colore, bisognerà attendere che si asciughi e spugnare nuovamente la superficie con il terzo. Il procedimento della spugnatura è ripetitivo e piuttosto semplice, l’unica difficoltà potrebbe essere rappresentata dalla decorazione degli angoli e dei profili di porte e finestre: per arrivare lì con la pittura, l’ideale sarebbe staccare dalla spugna una parte che risulterebbe più facile da maneggiare rispetto alla spugna intera e andare a tamponare con cura gli spazi vuoti rimasti.

A levare

Il procedimento del sistema a levare è inverso rispetto a quello a mettere. Infatti dopo aver steso il fisante, la vernice va mescolata e passata sulla parete con un pennello o con un rullo. In questo caso è fondamentale lavorare un metro quadrato alla volta per impedire al colore di asciugarsi rendendo impossibile il lavoro. La fase successiva vedrà la spugna immersa in un diluente, di solito acqua ragia, e dopo averla strizzata per bene, bisognerà andare a tamponare sulla porzione di parete dipinta cercando di premere per eliminare il colore. L’effetto finale risulterà molto particolare, dato che sembrerà una specie di puntinatura a macchie in negativo.

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