Da sempre sinonimo di raffinatezza, prestigio ed eleganza, la porcellana d’Ancap tutt’oggi conserva e mantiene integro il suo fascino senza risentire delle mode e delle tendenze contemporanee, ma anzi le sfida e le vince dimostrando di adattarsi perfettamente a qualsiasi stile d’arredo.
Nasce all’insegna della qualità e della creatività Made in Italy la porcellana d’Ancap di Giuseppe Boschini, grande conoscitore del mercato della porcellana e delle sue decorazioni. Perfetto esempio di equilibrio tra arte e tecnologia e tra qualità e assortimento, le porcellane d’Ancap sono il risultato di un’azienda che, da oltre cinquant’anni, riesce a garantire l’eccellenza nella produzione e nel design avvalendosi dell’opera di più di un centinaio di professionisti, come l’architetto Maurizio Duranti.
La linea di porcellane “Mimì” ideata da Duranti lascia spiazzati per forme e colori e per l’intenzione palpabile che si cela dietro quella bizzarria e quella ventata di freschezza che sembra voler spazzare via il carattere classico da sempre attribuito ai servizi di porcellane. Una sorta di bonaria rivoluzione che vuole offrire qualcosa di nuovo e di sfizioso che possa rallegrare durante la pausa caffè: ecco, quindi, come il caffè e il cappuccino sono pronti a cambiare la propria immagine attraverso le proposte di Duranti, che dimostra di non voler rinunciare a quelle che sono le peculiarità del giusto contenitore, ovvero funzionalità, ergonomia e aderenza. La forma è costituita da materia ed è quest’ultima a permettere che le porcellane del servizio “Mimì” di Maurizio Duranti possano durare nel tempo: caolino, feldspato e quarzo sono gli ingredienti cardine alla base della miscela da cui tutto ha origine. Ancap usa solo le materie prime migliori per ottenere prodotti di pregio e di elevata qualità, capaci di incantare tutti gli estimatori delle porcellane: compattezza, assenza di porosità e resistenza alla shock termico e agli urti sono le caratteristiche tecniche che differenziano i prodotti Ancap e che li rendono ideali per il servizio e la degustazione nonché ineccepibili a livello tecnico. Proprio approfittando di queste caratteristiche, Duranti è riuscito a dar vita a forme inconsuete e a sbizzarrirsi con le stesse creando contenitori per zucchero, caffè, sale dalle linee geometriche perfettamente combinate tra loro.
Attraverso la collezione “Milano Centrale”, dal carattere rigoroso e moderno, Duranti ripropone l’essenza stessa di Milano, che traspare nelle linee e nel design inconfondibile di questa collezione, che quasi vuole reinterpretare quelle suggestioni architettoniche della stazione centrale di Milano, tant’è vero che nessuna frivolezza e nessun decoro distraggono dalla funzionalità e dall’adattabilità delle forme di queste porcellane puramente moderne. Maurizio Duranti mette alla prova la filosofia della tavola e la stravolge pur stando attento alle esigenze dei suoi commensali: i piatti sono creati in diverse grandezze così come le tazze e i vari contenitori per tè e caffè che sono animati da varie fantasie che sembrano voler regalare alla tavola un tocco ora allegro e vivace, ora esotico e serioso, proprio per rispecchiare i diversi umori che si possono cogliere presso la stazione meneghina.
Una poetica progettualità contraddistingue, invece, la collezione ”Le Monachine”: Duranti per queste creazioni si è aggiudicato il premio “Good Design”, e le sue porcellane sono entrate di diritto a far parte della collezione permanente del “Chicago Athenaeum” e del “Museo di Design Sierkunst & Vomgebing” in Belgio. Impossibile non far posto a un pezzo di questa collezione: i grandi cappelli delle monache e le loro ampie tonache hanno ispirato Duranti nella ideazione di ogni porcellana di “Le Monachine” ed è impossibile non ravvisare in questi articoli un che di fresco e di elegante, che rende omaggio alla tradizione ceramica.