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Conosciuto sotto il nome di perlinato o pannellatura, o anche con il nome francese di boiserie, il rivestimento di pareti o del soffitto di casa in perline di legno è un modo elegante e raffinato per decorare la propria abitazione. Il perlinato sa ben prestarsi sia per creare un’atmosfera accogliente e intima sia quale decorazione ad hoc per ambienti ultramoderni o minimalisti.

perlinato

Che cos’è il perlinato?

La perlina è una tavola di legno piallato caratterizzata da incastri laterali che rendono possibile l’unione di più perline insieme. Lo spessore di queste tavole di solito varia dagli otto ai quindici centimetri, mentre la larghezza si aggira intorno ai sei o venti centimetri, dipende molto dalle esigenze e dal gusto personale di chi decide di usarla.

Solo la lunghezza delle tavole risulta essere variabile perché può essere regolata su misura o per conto proprio, quindi dallo stesso padrone di casa, o da un falegname esperto. Per quanto riguarda la forma, le tavole si presentano molto simili tra loro, quello che cambia in genere è la lavorazione dei bordi che, invece, possono essere smussati, arrotondanti o diritti. Anche la faccia della tavola stessa può essere realizzata in vari modi, ovvero può essere squadrata, liscia, bombata o modanata con incavo. Decidere di voler rivestire una parete con questa tecnica, significa non solo voler conferire un certo tocco estetico alla propria abitazione, ma anche di voler rendere le pareti e il soffitto isolati da freddo e umidità.

Che tipi di legno si usano?

La scelta del tipo di legno da usare per realizzare il perlinato è del tutto determinata dal consumatore, nonché dal suo gusto personale e soprattutto anche dallo stile d’arredamento dell’abitazione. Basti pensare che quelle più usate e diffuse sono le perline di legno d’abete, anche perché risultano essere ad oggi il tipo più economico. Naturalmente oltre all’abete, è possibile usare anche tavole realizzate in altre tipologie di legno quali il pino, il larice, il mogano, il teak, il rovere, il ciliegio, il castagno e il douglas, ovvero il legno derivato dal pino dell’Oregon, che oltre a essere molto resistente è anche molto facile da lavorare.

Dopo aver scelto il legno, si può decidere se lasciare le perline al naturale o regalare loro un po’ di colore verniciandole. Nel caso si volesse cambiare la tonalità della perlinatura, di sicuro i colori più consigliati e usati sono il noce in tutte le sue sfumature, da quelle più chiare a quelle più scure, e il bianco, soprattutto nella versione ghiaccio. Se invece si preferisce lasciare la perlinatura così com’è, allora meglio limitarsi a passare sulla tavola un impregnante o una vernice trasparente. Nell’una e nell’altra ipotesi, le perline si sposano perfettamente sia con un arredo di tipo classico che con uno molto moderno o contemporaneo. Peculiarità di cui bisogna tener conto quando si decide di usare questo sistema decorativo, è quella di preferire una tonalità di colore chiaro se il perlinato va a inserirsi in un ambiente molto luminoso, perché le perline tendono a scolorire con i raggi solari.

Perlinato, pannellatura e boiserie: questi i vari nomi con cui viene chiamato quel particolare tipo di rivestimento per le pareti o per il soffitto di casa realizzato in perline di legno. Maniera elegante e raffinata di decorare la propria abitazione, il perlinato si sa ben prestare sia nel creare e conferire a un ambiente un’atmosfera accogliente e intima sia in quanto fine decorazione per ambienti ultramoderni o minimalisti.

Perlinato, noto sconosciuto

Si definisce perlina la tavola di legno piallato che si caratterizza per i suoi incastri laterali che rendono possibile l’unione di più tavole di legno insieme. Lo spessore di queste perline di solito può variare da un minimo di otto a un massimo di quindici centimetri, mentre la larghezza si aggira intorno ai sei o venti centimetri, a seconda delle esigenze e del gusto personale di chi decide di usarla. Unica misura variabile è la lunghezza delle tavole stesse in quanto può essere regolata su misura o per conto proprio, ovvero dallo stesso padrone di casa, o da un falegname esperto.

Per quanto concerne la forma, le tavole si presentano molto simili tra loro, quello che le differenzia in genere è la lavorazione dei bordi che, invece, possono presentarsi smussati, arrotondanti o diritti. Anche la faccia stessa della tavola può essere realizzata in vari modi, dallo squadrato, al liscio, passando per il bombato e fino all’essere modanata con incavo. Decidere di voler rivestire una parete usando tecnica del perlinato, significa non solo voler conferire un certo tocco d’eleganza alla propria abitazione, ma anche di voler isolare termicamente le pareti di casa da freddo e umidità.

La posa delle perline

Per sistemare le tavole di legno esistono più metodi, di cui il più comune è quello in cui le tavole vengono disposte in senso verticale, ma naturalmente possono andare anche sistemate in orizzontale o in diagonale. A seconda di quale delle tre soluzioni viene prescelta, verranno posizionati i listelli di legno grezzo: questi andranno a formare una sorta di griglia fissata su tutta la parete interessata. Prima di tutto, bisogna prendere le misure del pavimento e segnare dove si andrà a sistemare il primo pannello di perlinato, questo perché il primo passo da compiere è quello di creare una specie di telaio usando tre listelli posizionati in senso orizzontale.

Gli altri due pannelli si posizioneranno al di sotto del primo e curando che si trovino tutti alla stessa distanza l’uno dall’altro, quindi saranno attaccati al muro con il trapano. Per proteggere ulteriormente la parete, si possono aggiungere pannelli di polistirolo espanso rigido oppure usare strisce di isolante. La parete così sistemata è pronta per essere rivestita con le perline di legno. La lunghezza, come già detto, è a propria discrezione e per modificare la tavola si userà un seghetto alternativo o una troncatrice elettrica. Eseguito il taglio, partendo dall’angolo scelto, si posizionerà il lato femmina contro la parete e si fisserà la prima perlina a quei listelli già fissati nella prima fase, e si continuerà nello stesso modo con le altre tavole di perlinato, avendo cura di incastrare attentamente i denti delle scanalature laterali.

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